Le Cave
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“Le Cave” sono le cave di gesso ancor oggi visibili in diverse colline dell’Astesana fra cui anche quelle di Moasca: sono la conferma della particolare composizione dei terreni, le sabbie astiane ricche di tufo e gesso, che conferiscono alla Barbera di queste zone un terroir ed un carattere unico ed irripetibile.
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La Barbera d’Asti Superiore Muascae e la Barbera d’Asti Superiore Le Cave sono il frutto di una ricerca accurata e profonda effettuata nell’unica componente in grado di determinare la qualita’ di un vino: il Vigneto. |
Un vigneto impiantato personalmente da Massimo Pastura nel 1996 dopo una ricerca volta ad identificare i cloni ed i portainnesti in grado di esprimere l’eccellenza della qualità nelle condizioni pedo-climatiche del territorio di appartenenza: cloni e portainnesti che producono Barbera con piccoli grappoli, spargoli e con piccoli acini, in totale controtendenza rispetto alle filosofie di impianto e coltivazione che hanno purtroppo dominato dagli anni ’60 ai tardi anni ’80 la viticoltura sia piemontese che generalmente italiana. |
La resa media ottenuta da questo vigneto di circa 1,3 Ettari di superficie è di 45 Hl/Ha, equivalenti ad una produzione di circa 1 Kg. di uva per pianta. Al momento della vendemmia vengono effettuate due cernite, da cui si ottengono ogni anno in media circa 2.200 bottiglie della Barbera Muascae e circa 2.800 bottiglie della Barbera Le Cave. |
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Descrizione: colore rosso porpora con leggeri riflessi granati, brillante. Al naso si esprimono netti sentori di viola e rosa, prugna, pepe ed un leggero fumé. In bocca la struttura voluminosa e calda, piacevole ed equilibrato, l’alcolicità è ben sostenuta dall’acidità, che conferisce anche freschezza e bevibilità: delicatamente tannico e vellutato. Avvolge il palato con un finale sapido e fruttato, lunghissimo e persistente.
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Abbinamento: con salumi e formaggi a media stagionatura tipici piemontesi, primi piatti a base di pasta, anche ripiena, carni bianche e rosse, anche arrosto o brasate. |
Abbinamento raccomandato con la cucina piemontese: salame crudo “turista al barbera”, flan di cardi con fonduta di toma, agnolotti “del plin” al sugo di arrosto, bollito misto alla piemontese, formaggio Castelmagno d.o.p. . |
Temperatura di Servizio: 18 - 19° C |
Potenziale di invecchiamento: oltre 10 anni |
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