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Camparò |
Camparò era il soprannome di un personaggio estroverso ed eclettico del paese, a cui piaceva molto gozzovigliare e la bella vita.
Tutti lo redarguivano per la sua vita di eccessi, soprattutto nel bere e mangiare, ma lui era solito dire a tutti: “Con le mie belle donne e la mia buona Barbera camperò (vivrò) molti anni più di voi che invece fate una vita senza gioie e divertimenti, e non sapete apprezzare il bello che ci circonda…”.
Per questo modo di dire la gente del paese incominciò a soprannominarlo Camparò e così anche la sua bella vigna di Barbera: la Vigna di Camparò.
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Vitigno: Barbera |
Descrizione: colore rosso intenso con riflessi violacei, brillante. Profumi netti di ciliegia matura, prugna, viola e frutti di bosco. Complesso ed equilibrato al gusto, struttura voluminosa ma piacevole, sostenuta da una buona freschezza grazie all’acidità tipica del vitigno: delicatamente tannico e vellutato. Finale lungo ed avvolgente.
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Abbinamento: con salumi e formaggi a media stagionatura tipici piemontesi, primi piatti a base di pasta, anche ripiena, carni bianche e rosse, anche arrosto o brasate. |
Abbinamento raccomandato con la cucina piemontese: salame crudo “turista al barbera”, flan di cardi con fonduta di toma, agnolotti “del plin” al sugo di arrosto, bollito misto alla piemontese, formaggio Bra Duro d.o.p. .
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Temperatura di Servizio: 16 - 18° C |
Potenziale di invecchiamento: 3 - 5 anni |
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